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lunedì 27 dicembre 2010

DO IT YOURSELF. La militanza del futuro!

Il contesto socio-politico nel quale ci troviamo rende sempre più difficile esprimere le proprie idee in maniera diretta o esprimere il proprio dissenso nei confronti del sistema che ci circonda. Molti diritti ci sono negati e la libertà di pensiero, (cavallo di battaglia di queste false democrazie), è ormai un privilegio di pochi. Le nostre idee possono essere scomode ai potenti ed è per questo che i nostri modi di manifestarle sono sempre più controllati, e la maggior parte delle volte boicottati!
E prorpio in questo contesto che nasce il concetto di DO IT YOURSELF traducibile con l'espressione "fai da te", concetto che sta alla base dell'autonomia nazionale.
Bisogna rifiutare i mezzi di informazione e propaganda proposti dal sistema, dobbiamo riuscire a sfuggire dal controllo delle oligarchie dominanti e autoprodurre propaganda alternativa diretta ed efficace che si allontana da quei mezzi di produzione prorpi dei partiti volti a creare individui pronti ad obbedire ed a cacciare poltrone!
Infatti chi autoproduce il prorpio materiale risponde per forza alle prorpie esigenze e rispecchia perfettamente il prorpio pensiero senza doversi abbassare a seguire beceramente la linea politica di un partito!
L'autoproduzione e l'autofinanziamento rendono liberi da qualsiasi vincolo ed è per questo che rispecchiano pienamente la base della mentalità autonoma ormai diffusissima in europa, stencil,volantini blog e adesivi. Ecco alcuni dei modi per fare propaganda alternativa ed efficace, una propaganda alla portata del popolo che non e controllabile dai potenti, la propaganda del futuro. DO IT YOURSELF!

mercoledì 22 dicembre 2010

AZIONE STUDENTESCA

Le nostre posizioni riguardo la riforma Gelmini sono ben chiare: NON VOGLIAMO CHE LA SCUOLA PUBBLICA DIVENTI UN'AZIENDA PRIVATA.
Per questo motivo nella notte tra il 21 ed il 22 dicembre il nostro impegno è stato quello di far sapere che la nostra protesta non va in vacanza. Lo abbiamo manifestato affiggendo due striscioni e molti volantini per le vie adiacenti alle scuole in modo che il nostro messaggio giunga agli studenti come noi, il nostro target in questione.
I principali motivi per cui ci schieriamo nettamente contro questa riforma sono molteplici: non possiamo permettere che il capitalismo si inserisca anche in ciò che dovrebbe essere sociale attraverso privatizzazioni di università, fondi destinati agli istituti privati e tagli all'istruzione pubblica.
Vogliamo far inoltre osservare che, quando vengono attuate politiche economiche volte a tagliare su un fattore importante come l'istruzione, continuano ad essere investiti soldi per salvare le banche, dare incentivi alle multinazionali a discapito delle piccole medie imprese e continuare guerre totalmente imperialiste per esportare questo sporco capitalismo che ci opprime.
Tuttavia alcuni punti di questa riforma sarebbero, a nostro parere, attuabili in quanto validi. La nostra protesta, infatti, è finalizzata a preservare la scuola come istituzione pubblica e sociale.




venerdì 3 dicembre 2010

L’IGNORANZA ANTIFASCISTA ANCORA UNA VOLTA LA FA DA PADRONA!

Talvolta le iniziative che ci vengono spacciate come apartitiche hanno in realtà un determinato colore politico.


Il due dicembre a Ivrea si è svolta una manifestazione studentesca volta a protestare contro la discussa riforma Gelmini. In quanto studenti abbiamo deciso di partecipare a tale corteo per fare sentire anche la nostra voce. QUESTO DIRITTO CI E’ STATO NEGATO!!

Alle ore 8:30 del mattino ci siamo presentati alla stazione, punto di ritrovo per i manifestanti, per unirci al corteo. Quando era ormai giunto il momento di partire ci è stato impedito di sfilare con la nostra bandiera ed il nostro striscione sul quale vi era la scritta “Gelmini, ministro dell’ignoranza”, accompagnata dal nostro simbolo. Gli agenti dopo alcune trattative ci hanno negato anche la partecipazione al corteo dicendo che “la nostra presenza non era gradita agli organizzatori”. A tal punto abbiamo deciso di attendere la fine del corteo in piazza Ferruccio nazionale, meglio nota come piazza di città.
Una volta giunto il corteo abbiamo ascoltato i discorsi degli organizzatori fino a quando due manifestanti ben noti alle realtà dell’estrema sinistra eporediesi (uno dei quali non sembrava affatto uno studente) ci hanno intimato di allontanarci, con minacce ed insulti. In seguito è nata un’accesa discussione nella quale questi individui insinuavano che la manifestazione, in quanto studentesca, fosse esplicitamente ANTIFASCISTA; le provocazioni sono durate a lungo e le minacce non si sono mai placate. Nonostante tutto non ci siamo fatti intimorire a siamo rimasti fermi sulle nostre posizioni:

VOLEVAMO ESSERCI E CI SIAMO STATI!

Anche noi siamo studenti ed abbiamo il diritto di manifestare le nostre idee, a prescindere dalla posizione politica siamo tutti vittime di questa riforma, evidentemente però l’odio antifascista ancora una volta la fa da padrone, l’ignoranza di queste persone legate ai centri sociali si è manifestata nella sua interezza!

Nonostante ciò, non tutti i nostri “antagonisti” si sono comportati in malo modo,alcuni ragazzi infatti, hanno espresso la loro solidarietà nei nostri confronti avendo capito che la questa lotta è comune a entrambe le fazioni, poiché qualche volta il buon senso prevale sull’ignoranza!

domenica 14 novembre 2010

13 NOVEMBRE: GIORNATA CONTRO LA VIVISEZIONE

E' fatta. La manifestazione animalista con corteo della nostra "area" è stata un successo.
Si è svolta proprio nella nostra città, Ivrea, bellissima cittadina ma, ahinoi, morta dal punto di vista dell'impegno sociale e politico. Il nostro corteo ha contribuito, oltre che a portare il messaggio animalista, a scuotere una città piatta e passiva.
Durante il corteo, che si è svolto nelle vie del centro storico, le reazioni della gente sono state molteplici. Taluni si sono mostrati interessati, forse anche stupiti, altri erano già a conoscenza delll'orrore della vivisezione, altri, invece, se ne sono fregati, come sempre, e rimangono passivi e schiavi del sistema.
Abbiamo voluto gridare e ribadire che la battaglia animalista non è di proprietà di alcuno schieramento politico. Gli animali se ne fregano del nostro colore politico quando vengono torturati in nome della scienza.

La vivisezione è una barbaria totalmente EVITABILE. Non credete a quei falsi profeti con il camice bianco che vi promettono le cure al costo di sacrificare vite animali. Gli animali soffrono quanto noi e se è vero che l'uomo debba essere il "Signore" della Terra, deve tutelare anche i diritti degli essere più deboli. Purtroppo, però, l'uomo si comporta da sfruttatore del pianeta. Tutto viene impiegato per ottenere profitto, sempre in nome del denaro e del benessere di pochi.
Informatevi, boicottate le aziende che finanziano e sfruttano la vivisezione.

giovedì 11 novembre 2010

12 novembre, Giornata del ricordo dei caduti militari e civili

Il 12 novembre 2003, 19 soldati italiani persero la vita a Nassirya, a causa di un attentato terroristico.
Molte furono le polemiche scatenate da questo avvenimento: i "patrioti" annunciavano lutto nazionale, mentre gli antagonisti si rifiutavano addirittura di osservare un minuto di silenzio da dedicare ai nostri connazionali.
Penso che la ragione non sta da una parte sola. Esterno tutta la mia indignazione verso coloro i quali, fregiandosi di slogan e simboli pacifisti, inneggiano alla morte di altre persone. D'altra parte esterno la mia indignazione anche nei confronti di tutti quei patrioti omologati che non perdono occasione per esaltare i "valori" della nostra democrazia.
I nostri soldati combattono una guerra di cui non dovrebbe importare nulla all'intero continente europeo, questa è la verità. Per cui noi lottiamo affinchè questi ragazzi tornino a casa dalle loro famiglie, a svolgere il loro dovere dove ce n'è più bisogno: in Italia.
Noi lottiamo affinchè cessi questo inutile conflitto che si basa sulla ragione meno nobile del mondo: il denaro.
Ebbene, noi lottiamo affinchè regni la pace, ma, a contrario degli "antagonisti" saremo sempre pronti a portare alti i colori della nostra bandiera, ed a rendere onore ai nostri connazionali, anche se stanno combattendo, non per loro decisione, da quella che noi reputiamo la parte sbagliata. O meglio, non esiste parte giusta, ma esistono solo le scelte sbagliate che i nostri governi hanno intrapreso, andando ad appoggiare i soliti americani invasori.
Per questo noi gridiamo RITIRATE LE TRUPPE! tornate a casa, ragazzi...

la caserma dei Carabinieri a Nassirya dopo l'attentato


mai più

lunedì 11 ottobre 2010

TOUR ANTICAPITALISTA

Continua il Tour Anticapitalista degli Autonomi Nazionalisti.
Ivrea e Torino sono state le prime due città interessate, nelle quali i nuclei hanno volantinato contro precariato e flessibilità. Seguiranno altre città del nord italia e non solo.
Si è inoltre attivato un nucleo nella capitale, anch'esso già sceso in strada per la battaglia contro la vergogna del lavoro precario.

sabato 18 settembre 2010

AUTONOMI PER L'ANTICAPITALISMO

"In data odierna è stata lanciata la campagna contro il lavoro flessibile e contro le agenzie di lavoro interinale, che vedrà l'avvio di diverse iniziative per tutto il periodo autunno-inverno.

Trovate il comunicato e il poster iniziale qui: http://stop-capitalismo.blogspot.com/
A seguire ci saranno ulteriori approfondimenti.

Nell'ottica di creare una rete di resistenze contro il nemico nr.1, il capitalismo, in tutti i suoi sgradevoli aspetti, chiunque si volesse attivare su questo tema può farlo, comunicando il supporto all'iniziativa sul proprio blog/sito internet/profilo facebook, indicando il blog di riferimento e la mail.
Vi prego di far girare la notizia in ogni modo.
Resistere per esistere! Nessuna resa, nessun compromesso!

Saluti autonomi & irriducibilmente anticapitalisti a tutti!"

Con la presente gli Autonomi Nazionalisti lanciano una nuova campagna contro il sistema capitalista.
Il lavoro precario è un'importante arma del sistema. Ci stanno riducendo come un esercito di schiavi pronti ad accettare ogni mansione, per un salario illusorio e senza tutele. In tutto ciò che ruolo hanno ancora i sindacati? Ormai hanno un ruolo marginale, preferiscono stare a guardare, poichè anche loro sono ormai succubi, ed ancor peggio, complici del sistema.
E' tempo di dare un freno al libero mercato, è tempo di fermare le multinazionali e gli imperialisti.


lunedì 23 agosto 2010

CAMPO AUTONOMO

Si è svolto nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 agosto il primo CAMPO AUTONOMO.
L'incontro dei vari gruppi autonomi è stato un ottimo modo per creare aggregazione, fratellanza e cameratismo, all'insegna del nostro modo di fare attivismo in maniera anti-gerarchica. Proprio questo è ciò che ci contraddistingue da tutte le varie altre sigle presenti nella cosiddetta "area".
L'Autonomia Nazionale è stata il discorso chiave, con lo studio sulle pratiche di attivismo "Do it yourself" ed importanza dei media non convezionali.
Ha seguito un discorso sul tema animalista ed antispecista presidiato dagli amici di OFFENSIVA ANIMALISTA, a cui va il nostro ringraziamento per la preziosa presenza.
Dopo cena, live acustico + Dj set, attorno ad un falò ad intonare i canti dei guerrieri.
Sono state inoltre programmate possibili azioni future da svolgere in concomitanza tra gruppi autonomi o con gruppi singoli.
Ci dispiace per tutti coloro che avrebbero voluto essere presenti ma che, per un motivo o per l'altro, non sono riusciti ad essere tra noi.
IL FUTURO SIAMO NOI! AVANTI AUTONOMI!



venerdì 6 agosto 2010

IL BOMBARDAMENTO SU HIROSHIMA E LA VIGLIACCHERIA AMERICANA




Il 6 agosto 1945, alle ore 8.16, la città di Hiroshima trovava la sua fine: Enola gay, il bombardiere americano pilotato dall’aviatore Paul Tibbets, sganciò Little Boy, la prima bomba atomica utilizzata a scopo bellico.

Enola Gay era il nome della madre di Paul Tibbets.

Little Boy esplose ad un' altitudine di 576 metri con una potenza pari a 12.500 tonnellate di TNT. Little Boy provocò circa 130.000 morti, 180 mila persone sfollate, e morte negli anni successivi, a causa delle radiazioni. Nel 2002 gli hibakusha , ovvero i colpiti dalle radiazioni del fallout nucleare, nonostante i 57 anni trascorsi, erano 285.000.

3 giorni dopo la vigliaccheria d’oltreoceano si scagliò sulla città di Nagasaki. La mattina del 9 agosto venne sganciata sulla città dell’Impero Giapponese “Fat Man”, il secondo ordigno nucleare utilizzato a scopo bellico.

Gli americani avevano messo a punto le bombe atomiche con l’aiuto sia del Canada che del Regno Unito. Il Progetto Manhattan era finalizzato alla costruzione di tali ordigni ancor prima che i nucleari tedeschi avessero completato gli studi commissionati da Hitler per la realizzazione di un’arma di distruzione di massa.

Il presidente Truman vedeva la scelta dei bombardamenti come una rapida soluzione al conflitto, un modo per sacrificare delle vite per salvarne altre. Il problema è che vennero sacrificate vite di civili per salvare quelle dei militari di entrambi i fronti.

Il mondo assiste a questo tipo di conflitto dai primi mesi del 1943, quando iniziava un nuovo tipo di guerra per indebolire il nemico, ovvero il bombardamento massiccio, di obiettivi non militari per scoraggiare la popolazione civile e spingerla ad insorgere contro il proprio governo. Questa è la storia di Dresda, con i suoi 600 mila morti, di Cassino, di Milano, di Nagasaki, di Hiroshima.

Con la fine della seconda guerra i criminali, usciti impuniti, i “liberatori” del continente europeo e del continente asiatico, coloro i quali hanno le mani intrise di sangue di civili e di bambini, hanno evaso corti, giustizia per i quali non c'è mai stata una Norimberga, un'aia, ed hanno continuato a perpetrare in Corea, nella lunga guerra in Vietnam, nelle apologie dei governi sudamericani, fino ad arrivare a colpire nuovamente il sacro suolo europeo con i bombardamenti della Serbia, di Belgrado, di Pristina, poi ancora in Afghanistan, in Iraq. Sempre bombardamenti intelligenti, sempre su obiettivi civili, sempre impuniti, così come impuniti escono i bombardamenti con l'uranio impoverito che ha ucciso decine di nostri giovani soldati e altri civili!

Le vittime della vigliaccheria americana non dimenticano, così come non scordiamo noi.


Paul Tibbets a bordo del bombardiere


La città di Hiroshima in seguito al bombardamento alleato


Nagasaki dopo il bombardamento americano


Corpo carbonizzato a Hiroshima

venerdì 30 luglio 2010

Autonomi Nazionalisti: chi siamo

L’Autonomo Nazionalista è un ribelle. E’ un ribelle che ama disperatamente la propria Patria. Ama la propria Patria, e per questo ogni giorno è sulle strade ad esprimere la sua ribellione interiore ed esteriore, contro il consumismo, la società delle apparenze, in cui i valori vanno persi, contro il cosmopolitismo, l’internazionalismo ed il multiculturalismo.


L’Autonomo Nazionalista si oppone con tutte le proprie forza al mondialismo ed al capitalismo, responsabili di povertà, delocalizzazioni, debiti, licenziamenti e sfruttamenti. Proprio a questo riguardo da il suo dissenso al lavoro precario. E’ totalmente falso che il lavoro precario diminuirà il tasso di disoccupazione. Il precariato è un’importante arma del sistema capitalista. L’obiettivo è di farci diventare un esercito di schiavi disoccupati, disposti a lavorare con un salario illusorio.

L’Autonomo si ribella al potere di banchieri e finanzieri criminali, i principali responsabili dell’esagerata ricchezza di poche èlite, e dell’estrema povertà delle masse.

L’Autonomo non sta a guardare, mentre l’indifferenza dei più spadroneggia, ma egli apre gli occhi e si rende conto delle disperate condizioni verso le quali si sta inabissando l’Europa. Allora egli lotta, contro l’appiattimento ed il conformismo. Conformismo che ha creato assuefazione e immobilismo. L’Autonomo riesce a comprendere con chiarezza la direzione verso la catastrofe verso cui ci si sta dirigendo.

L’Autonomo Nazionalista è IDEALE e PARTECIPAZIONE ATTIVA.

L’Autonomo è inoltre animalista. Per troppi anni le attività ed i raduni animalisti sono stati sinonimo di “gathering politici” della sinistra radicale, in cui era di fatto impossibile riconoscersi nella lotta pro-animali se non si faceva preventivamente ammissione di fede comunista, marxista, anarchica o quant’altro. NAZIONALISTI ED ANIMALISTI.

Nazionalismo contro mondialismo, Identità contro omologazione, Libertà contro dittatura, Cittadini contro consumatori, Difesa dell’Ambiente contro progresso, Sovranità nazionale contro organismi sopranazionali, Libertà di pensiero ed espressione contro politically correct.



Nasce ad Ivrea un nuovo gruppo autonomo.

E’ possibile credere in determinati Valori e Ideali e battersi per essi anche senza far parte di un partito? E’ possibile lavorare uniti per un unico ideale, senza barriere gerarchiche, a causa delle quali i partiti politici sono lo specchio della nostra società?

Dobbiamo riprendere la politica nelle nostre mani. Tocca a tutti i veri Nazionalisti impegnarsi in prima fila, senza secondi fini, senza ambizioni di poltrona, contro il sistema capitalista che sta distruggendo il nostro futuro.

Non possiamo permettere ai banchieri, ai tecnocrati, alle multinazionali, al sistema capitalista e ai suoi servi di metterci in catene senza batterci.

Se sei come noi, osa con noi!



Nascono gli AUTONOMI NAZIONALISTI - GIOVINEZZA EPOREDIESE